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Alex’s Travel reviewing Mina (Ducati DesertX)

Eicma 2022 si presenta con parecchie novità, alcune però hanno fatto breccia nel cuore di Alex’s Travel, come la Ducati DesertX preparata dal Team Kapriony, un mostro creato e sviluppato per divorare le sabbie del deserto!

Eicma 2022 comes with several new features, but some have broken through the heart of Alex’s Travel, such as the Ducati DesertX prepared by Team Kapriony, a monster created and developed to devour the desert sands!

Alex’s Travel reviewing Mina (Ducati DesertX)

Abbiamo atteso per 2 anni la presentazione della Ducati DesertX, la prima vera moto adventure della casa di Borgo Panigale, ovviamente con la classica misura dei cerchi 21/18. Fin da subito ha convinto tutti per le fantastiche doti su strada ma soprattutto in fuoristrada, dove, la ciclistica ed un corretto bilanciamento dei pesi, unito ad un motore, il 937 cc, ampiamente testato e sviluppato grazie all’uso su altri modelli, ha fatto si che la Ducati DesertX fosse considerata da esperti e non una moto di gran pregio. Ma questo ben di Dio evidentemente non bastava a tutti, come nel caso del Team Kapriony, che sulla base della bicilindrica ispirata alle Cagiva Elefant degli anni 80, ha creato una versione molto più agguerrita, molto più specialistica e molto più estrema, ideata per affrontare al meglio i grandi raid tra le dune. È stato fatto un grandissimo lavoro sotto ogni aspetto, ciclistica, performance, autonomia, ergonomia, e dato che anche l’occhio vuole la sua parte, pure l’estetica ne ha beneficiato. Sono stati sostituiti i cerchi, montando degli Excel adatti ad un uso intensivo, calzati da gomme GoldenTyre molto più aggressive rispetto alle Pirelli Scorpion Rally STR di serie. Come ogni moto adventure che si rispetti, l’impianto frenante passa da un sistema a doppio disco ad un disco singolo a margherita di dimensioni ridotte. Anche l’assetto ne ha giovato, all’anteriore è presente una forcella a lunga escursione ad opera di Tiziano Monti, specializzato in sospensioni offroad, mentre al posteriore troviamo un poderoso mono Ohlins TTX FLOW DV, pronto ad assorbire qualsiasi asperità gli capiti sotto tiro. Ovviamente sono state sostituite tutte le piastre di sterzo, il manubrio, ed è stato aggiunto un’ammortizzatore di sterzo rotativo, più in alto troviamo anche una torretta completa con porta roadbook e trip master comandati da una pulsantiera posizionata sul bellissimo manubrio color oro. Tutta la carenatura, assieme al serbatoio anteriore, è stata sostituita con un nuovo serbatoio maggiorato per garantire un autonomia maggiore durante le lunghe cavalcate nel deserto, autonomia ulteriormente garantita anche grazie al doppio serbatoio posteriore di grande capacità. A protezione della parte bassa del motore troviamo un grandissimo para motore completamente in fibra di carbonio. Ma il componente che più salta all’occhio è sicuramente il forcellone posteriore, non c’è più traccia di quello di serie che è stato sostituito da uno appositamente studiato e ridotto all’osso per limare al minimo il peso di questo mostro mangia sabbia, con la sua finitura cromata sembra quasi un pezzo di alta gioielleria. Chiudiamo con l’impianto di scarico, come ogni Ducati che si rispetti non può mancare un bellissimo SC-Project in versione racing, pronto a sputare fuoco e fiamme dal magnifico bicilindrico 937 cc. È lei dunque, dal mio punto di vista, la vera REGINA DI EICMA 2022.

We have been waiting for 2 years for the presentation of the Ducati DesertX, the first real adventure bike from the Borgo Panigale house, obviously with the classic 21/18 rim size. Right from the start it convinced everyone for its fantastic qualities on the road but above all in off-road, where the chassis and a correct weight balance, combined with an engine, the 937 cc, extensively tested and developed thanks to the use on other models, has made sure that the Ducati DesertX was considered by experts and not a motorcycle of great value. But this good thing was evidently not enough for everyone, as in the case of Team Kapriony, which on the basis of the twin-cylinder inspired by the Cagiva Elefant of the 80s, created a much more aggressive, much more specialized and much more extreme version, designed to face at best the great raids in the dunes. A great deal of work has been done in every aspect, chassis, performance, autonomy, ergonomics, and since the eye also wants its part, even the aesthetics have benefited. The rims were replaced, mounting Excel suitable for intensive use, shod with GoldenTyre tires much more aggressive than the factory Pirelli Scorpion Rally STR. Like any self-respecting adventure bike, the braking system changes from a double disc system to a single small daisy disc. The set-up has also benefited, at the front there is a long-travel fork by Tiziano Monti, specialized in off-road suspensions, while at the rear we find a powerful mono Ohlins TTX FLOW DV, ready to absorb any roughness that comes under fire. . Obviously all the steering plates, the handlebars have been replaced, and a rotary steering damper has been added, further up we also find a complete turret with roadbook and trip master holder controlled by a push-button panel positioned on the beautiful gold-colored handlebar. The entire fairing, together with the front tank, has been replaced with a new larger tank to ensure greater autonomy during long rides in the desert, autonomy further guaranteed also thanks to the large capacity double rear tank. To protect the lower part of the engine we find a very large engine guard completely in carbon fiber. But the component that most catches the eye is certainly the rear swingarm, there is no trace of the stock one which has been replaced by one specially designed and reduced to the bone to minimize the weight of this sand-eating monster, with its chrome finish it almost looks like a piece of high jewelry. We close with the exhaust system, like any self-respecting Ducati, a beautiful SC-Project in a racing version cannot be missing, ready to breathe fire and flames from the magnificent 937 cc twin-cylinder. Therefore, from my point of view, she is the real QUEEN OF EICMA 2022.

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